Dazi Usa: Sburlati (Confindustria Moda) “Minaccia seria per l’intera filiera”

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Per Luca Sburlati, presidente di Confindustria Moda l’introduzione negli Stati Uniti di dazi al 30% sui beni importati dall’Unione Europea rappresenta: «Una minaccia seria per l’intera filiera della moda, già oggi soggetta a tariffe elevate». Un ulteriore incremento «metterebbe in difficoltà non solo la produzione, ma anche la distribuzione, con effetti globali su costi e consumi».
Gli Stati Uniti rappresentato per il settore Tessile & Abbigliamento italiano il terzo mercato di sbocco: nel 2024 le aziende italiano hanno esportato nel Paese a Stelle e Strisce beni per 2,754 miliardi di euro (-0,7%).
Tuttavia, per il presidente di Confindustria questa situazione puòpix trasformarsi anche in un’opportunità: per rafforzare filiere innovative e sostenibili, accelerare sul nearshoring in Italia e nel Mediterraneo, e costruire nuovi legami commerciali, come quello con il Mercosur.
«La risposta deve essere collettiva: l’Europa deve muoversi unita e l’Italia dotarsi di una politica industriale chiara, per proteggere il primato del Made in Italy e sostenere la competitività della filiera sui mercati internazionali».
La posizione di Sburlati e di Confindustria Moda richiama alla responsabilità condivisa, in un momento in cui il sistema moda italiano rischia di subire ricadute importanti, in assenza di risposte coordinate ed efficaci.
