Responsabilità Estesa del Produttore: nasce il Consorzio Erion Textiles
È stato ufficializzato il 5 ottobre il debutto del Consorzio Erion Textiles, dedicato alla Responsabilità Estesa del Produttore (EPR) applicata al settore del tessile. Il nuovo consorzio, il sesto del sistema Erion, nasce con l’obiettivo di assicurare una gestione efficiente del fine vita dei prodotti tessili finiti, diffondendo una sempre maggiore consapevolezza sulle opportunità offerte dall’economia circolare.
Il nuovo consorzio è stato fortemente voluto da Amazon, Artsana, Essenza, Miroglio Fashion, Rimoda Lab e Save The Duck, soci fondatori, che hanno deciso di unire le loro forze per dar vita a un sistema collettivo al servizio dei produttori. Aperto a tutti i produttori del settore, il Consorzio Erion Textiles intende non solo esprimere la volontà di perseguire ambiziosi obiettivi di sostenibilità, ma vuole essere un interlocutore affidabile, sicuro e trasparente nel nuovo percorso verso la Responsabilità Estesa del Produttore che, da febbraio 2023, ha visto protagonista prima l’Italia e poi la Commissione Europea nella definizione di sistemi EPR obbligatori e armonizzati per tutti i paesi UE.
La volontà europea ed italiana di implementare la Responsabilità Estesa del Produttore anche nel settore tessile introdurrà nuovi obblighi e adempimenti per le aziende produttrici e importatrici, vale a dire quelle che immettono per prime sul mercato italiano, di prodotti tessili finiti come abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori e tessili casa. In particolare, nei prossimi mesi la Commissione Europea lavorerà alla definizione di requisiti armonizzati secondo il principio di Responsabilità Estesa del Produttore, il quale prevede che tutti coloro che producono o importano prodotti tessili finiti si facciano carico del ciclo di vita dei propri prodotti dal momento in cui li immettono sul mercato fino al momento in cui questi diventano rifiuti.
Il produttore dovrà quindi adempiere a questa responsabilità attraverso l’adesione ad un Consorzio per il finanziamento e l’organizzazione di un sistema di raccolta, recupero e riciclo dei rifiuti tessili post-consumo.
Secondo l’edizione 2022 del Rapporto Rifiuti Urbani di Ispra, la raccolta differenziata complessiva relativa al settore del tessile nel 2021 è stata pari a 154.000 tonnellate, con una maggiore incidenza delle regioni del nord Italia dove si concentra il 50% della differenziata, seguite da quelle del Sud dove complessivamente sono state raccolte in maniera differenziata oltre 42.000 tonnellate di prodotti tessili, e del Centro (poco meno di 35.000 tonnellate complessive). Tra le regioni con livelli più elevati di raccolta differenziata dei tessili si distinguono Lombardia (circa 27.000 tonnellate), Campania (15mila tonnellate) e Veneto (14mila tonnellate). Ancora particolarmente contenuto è anche il livello di raccolta differenziata pro-capite che, per la frazione tessile, nel 2021 è stata pari a 2,6 kg per abitante, con un leggero aumento rispetto ai 2,4 kg del 2020.