Lusso: per il consumatore il canale fisico resta fondamentale

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Nel settore della moda di lusso, il canale fisico resta un punto di riferimento. Tuttavia, l’esperienza omnicanale è ormai una realtà consolidata: solo il 34% dei consumatori dichiara di acquistare esclusivamente in punti vendita fisici, contro il 13% che compra esclusivamente online. La maggioranza dei consumatori, infatti, alterna entrambi i canali (53%), dimostrando una crescente fluidità tra esperienza fisica e digitale.
Le categorie più acquistate in store
Questi sono alcuni dei dati che emergono dall’indagine “Trends in Luxury Fashion: Consumer Survey 2025 di PwC“ condotto su 268 consumatori in Italia, Germania, Regno Unito, Francia e Spagna, appartenenti alle generazioni Baby Boomers, Gen X, Millennials e Gen Z.
L’abbigliamento si conferma la categoria della moda di lusso più acquistata, con il 69% dei consumatori che ha comprato almeno un capo negli ultimi 12 mesi. Seguono accessori (53%), scarpe (32%) e borse (16%). I giovani della Generazione Z si distinguono per la varietà degli acquisti: il 66% sceglie abbigliamento, il 62% accessori, il 43% scarpe e il 18% borse. Simili le preferenze dei Millennials, mentre Gen X e Baby Boomers puntano soprattutto sull’abbigliamento, dimostrando meno interesse per accessori e calzature.
L’indagine rivela che il punto vendita fisico viene scelto soprattutto per categorie di prodotto come gioielli (41%), accessori (40%) e abbigliamento formale (39%). Sul fronte dei diversi target di età, il 50% dei Baby Boomers predilige l’acquisto esclusivamente in negozi fisici (48%), mentre la Gen Z mostra una forte propensione all’ibrido (68%), combinando fisico e digitale. Ma per tutte le generazioni, gli store monomarca sono il canale preferito, seguito dai punti vendita multibrand, apprezzati soprattutto da Gen X (40%) e Baby Boomers (26%).
Il multibrand vince per varietà e qualità dell’offerta
Ma per i consumatori che cercano varietà, qualità e nuove esperienze di acquisto, le boutique multimarca restano un punto di riferimento fondamentale. Sono soprattutto i Millennials a frequentarli (79%), seguiti dalla Gen Z (69%). Sul versante opposto, i Baby Boomers risultano la generazione meno propensa ad acquistare in boutique multimarca italiane (47%) e anche quella con la conoscenza più limitata di questo canale (16%).
Per il 43% dei consumatori, l’esclusività è il principale fattore che rende attraente un negozio multimarca di fascia alta. Seguono altri fattori quali: l’uso di materiali di eccellenza (27%), la presenza di prodotti di home décor e design (21%) con particolare attenzione alla sostenibilità (20%) e la valorizzazione dei brand Made in Italy (18%). La Gen Z punta molto su eventi esclusivi e workshop, mentre la Gen X privilegia l’offerta Made in Italy. I Baby Boomers apprezzano invece i servizi aggiuntivi come bistrot e librerie, mostrando però scarso interesse per l’home décor.
Dalla ricerca emergono quattro aree decisive per il futuro dei multimarca: l’esclusività e la capacità di far scoprire nuovi brand come principale leva di differenziazione; il servizio e la personalizzazione, con styling e clienteling che rafforzano la fidelizzazione; l’esperienza retail, con il negozio fisico che resta il baricentro arricchito da contenuti ed eventi; e infine i modelli circolari e le adiacenze lifestyle – dal pre-loved all’arte, dal design al food – che diventano strumenti di engagement e memorabilità.
