Ynap: avviata la procedura di licenziamento per 211 lavoratori
Il 2 settembre, Yoox net-a-porter (Ynap), che fa parte del gruppo LuxEperience, proprietario anche del portale mytheresa.com, ha avviato formalmente la procedura di licenziamento collettivo ai sensi della Legge 223/91.
I numeri della procedura
La procedura riguarda oltre il 20% della forza lavoro complessiva. Si tratta quindi di 211 lavoratori su un organico di 1.091: di cui circa 150 sul territorio bolognese e una cinquantina a Milano. È inoltre previsto il trasferimento di ulteriori 40 lavoratori da Landriano a Milano.
La riduzione dei ricavi è all’origine della procedura di licenziamento collettivo avviata da Ynap: l’azienda ha infatti dichiarato un calo pari a 191 mln di euro con perdite complessive negli ultimi due anni superiori a 2 miliardi di euro.
Il commento di LuxExperience
“LuxExperience riconosce l’impatto che le azioni proposte potrebbero avere sulle persone coinvolte e si impegna a supportare tutti i dipendenti colpiti, cercando soluzioni responsabili e costruttive e riducendo l’impatto sociale il più possibile, in linea con i requisiti legali locali”, si legge in un comunicato stampa pubblicato sul sito dell’azienda. “Apprezziamo profondamente il contributo di tutti i dipendenti potenzialmente interessati e riconosciamo il loro ruolo nella costruzione della storia di questi brand iconici […]”
La risposta dei sindacati
Non si è fatta attendere la risposta di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.
Con una nota congiunta, infatti, le sigle sindacali chiedono “il ritiro immediato della procedura e l’apertura di un tavolo di confronto, sottolineando come l’azienda non abbia adempiuto agli obblighi di legge in materia di comunicazioni preventive sullo stato di crisi. Riteniamo, inoltre, che un processo di delocalizzazione di tale portata debba prevedere da subito il coinvolgimento delle istituzioni competenti, tra cui il ministero del Lavoro e le Regioni interessate. Non consentiremo che venga smantellata una realtà industriale storicamente radicata nei territori di Bologna e Milano, con gravissime conseguenze sociali e occupazionali”.
In questi primi giorni di settembre, attraverso le rappresentanze sindacali, si terranno assemblee in tutte le sedi coinvolte, durante le quali lavoratrici e lavoratori decideranno congiuntamente le azioni di contrasto da intraprendere contro la scelta aziendale di avviare la procedura di licenziamento collettivo.
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