Sburlati alla Conferenza Generale di Unido: “FairShare può valorizzare il modello italiano”

Luca Sburlati, presidente di Confindustria Moda
Nell’ambito del Global Industry Summit, in scena a Riyadh durante la 21° Conferenza Generale di Unido, il presidente di Confindustria Moda Luca Sburlati è intervenuto nella sessione dedicata al lancio di FairShare, il programma di Unido volto a promuovere catene del valore più eque, trasparenti e sostenibili.
La partecipazione del presidente di Confindustria Moda è stato un momento chiave per riaffermare il ruolo dell’Italia come punto di riferimento internazionale nella tutela della qualità produttiva, della trasparenza dei processi e dei diritti dei lavoratori.
Nel suo intervento, Sburlati ha illustrato le principali iniziative che la Federazione sta sviluppando per rafforzare l’integrità e la resilienza del sistema moda italiano. Tra queste attività si distinguono, in particolare, lo sviluppo di un sistema armonizzato di audit di filiera, in grado di garantire verifiche omogenee, affidabili e comparabili lungo tutta la supply chain; la promozione di normative nazionali a tutela dei diritti dei lavoratori, per assicurare condizioni di lavoro dignitose, sicure e giustamente retribuite in ogni fase produttiva; la difesa delle filiere italiane dal dumping sociale e dalla concorrenza di mercati che non rispettano standard minimi di tutela umana e ambientale.
Queste priorità sono pienamente in linea con il FairShare Programme di Unido che propone strumenti, standard e interventi per promuovere una distribuzione più equa del valore lungo tutta la catena produttiva. Confindustria Moda, inoltre, conferma che attualmente sono allo studio potenziali ambiti di collaborazione con il FairShare Programme, con l’obiettivo di integrare strumenti e modelli che rafforzino la trasparenza delle filiere; supportare le imprese – in particolare le PMI – nel rispetto dei requisiti europei ed internazionali sulla due diligence; promuovere, anche su scala globale, la cultura del lavoro equamente retribuito e delle produzioni responsabili.
«Siamo fortemente impegnati nel garantire che ogni fase della filiera moda rispecchi i valori di trasparenza, legalità e rispetto della persona. La qualità del Made in Italy non può prescindere dalla qualità del lavoro che vi sta dietro», ha dichiarato il presidente Sburlati. «Iniziative internazionali, come FairShare, possono offrire strumenti preziosi per rafforzare ulteriormente la tracciabilità, tutelare i lavoratori e valorizzare il modello italiano di produzione responsabile. L’Italia è pronta a fare la sua parte per contribuire alla costruzione di catene del valore globali più eque e resilienti, mettendo al centro le persone, le competenze e le nostre tradizioni manifatturiere».
