Crisi Yoox: i vertici si aprono a soluzioni alternative al licenziamento

ph: sito ministero delle imprese e del Made in Italy
Svolta nella vertenza Yoox. Durante il Tavolo di confronto che si è svolto il 23 settembre al ministero delle Imprese e del Made in Italy, i vertici aziendali e le sigle sindacali, accogliendo l’invito del ministro Adolfo Urso, hanno manifestato la propria disponibilità a esaminare tutte le possibili soluzioni alternative alla procedura di licenziamento collettivo già avviata.
Il commento del ministro Urso
«Consideriamo Yoox una realtà rilevante, da salvaguardare per tutelare l’occupazione e la sua presenza sul territorio. La riorganizzazione di questa azienda non può e non deve avvenire attraverso azioni unilaterali», ha dichiarato il ministro Urso in apertura dei lavori del Tavolo di confronto, auspicando l’avvio di «un confronto serio e trasparente, nel quale tutte le parti agiscano con responsabilità e spirito costruttivo, verso soluzioni condivise per il rilancio dell’azienda».
Il prossimo Tavolo di confronto è stato programmato per il 2 ottobre.
Le richieste dei sindacati
Durante l’incontro del 23 settembre, le organizzazioni sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno ribadito le loro richieste: ritiro dei licenziamenti e apertura di un confronto vero sulla crisi che attraversa la società, con la massima trasparenza rispetto al piano industriale che Yoox e Mytheresa.com intendono mettere in campo, al fine di garantire la continuità aziendale.
Per questo le sigle sindacali hanno giudicato la disponibilità dell’azienda a valutare strumenti alternativi ai licenziamenti “un primo, importante passo avanti che consente alle parti, con il supporto delle istituzioni territoriali, regionali e del ministero, di affrontare una crisi che altrimenti graverebbe unicamente sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori”, si legge in una nota stampa diffusa al termine del Tavolo di confronto.
Nello stesso comunicato, le organizzazioni sindacali, inoltre, chiedono all’azienda di “procedere quanto prima al ritiro o alla sospensione della procedura e all’attivazione di un confronto serio e trasparente”, poiché le tempistiche dettate dalla procedura di licenziamento collettivo sono incompatibili con un percorso utile alla risoluzione di questa grave crisi. Per questo si augurano che le aperture datoriali si concretizzino già nel prossimo incontro previsto in sede ministeriale per il 2 ottobre.
