Saldi estivi 2025: gli italiani spenderanno 3,3 mld di euro
È di 3,3 mld di euro il fatturato atteso dai saldi estivi 2025, che prendono il via il 5 luglio. La cifra si riferisce agli acquisti effettuati dai consumatori italiani. Nel nostro Paese, infatti, ogni famiglia spenderà in media 203 euro, per un valore procapite pari a 92 euro. Questi sono i dati elaborati dell’Ufficio Studio di Confcommercio.
I PRODOTTI PIU’ ACQUISTATI
Per quanto riguarda invece i prodotti che saranno più acquistati in occasione dei saldi estivi 2025, sulla base delle segnalazioni ricevute dai punti vendita associat, Federazione Moda Italia ha elaborato una lista di prodotti più richiesti in questa prima fase della stagione degli sconti. Intimo e costumi da bagno si collocano al settimo posto. Mentre, le tre tipologie di prodotto che saranno più acquistate sono: al terzo posto le camicie in lino; al secondo posto polo e T-shirt di cotone e al primo gli abiti uomo e donna leggeri e le giacche in lino e cotone.
LA SPESA DEI TURISTI: 2,3 MLD DI EURO
Ma i saldi estivi 2025 sono un’occasione anche per gli oltre 19 milioni di turisti stranieri presenti in Italia durante i mesi estivi. Sempre secondo le stime di Federazione Moda Italia-Confcommercio, i consumatori stranieri faranno shopping per un valore pari a 2,3 mld di euro, pari a 120 euro pro capite, portando a 5,6 mld di euro il fatturato complessivo che potrebbe essere sviluppato in occasione dei saldi estivi 2025.
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IL COMMENTO DEL PRESIDENTE DI FEDERAZIONE MODA ITALIA
«In questi giorni, la parola ‘saldi’ è la scritta più ricercata anche dai turisti», dichiara Giulio Felloni, presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio . «I nostri negozi rappresentano un’eccellenza dell’esperienza italiana e i dati dimostrano quanto lo shopping sia parte integrante del viaggio nel nostro Paese. La riduzione della soglia del tax free a 70 euro, misura introdotta a febbraio 2025 grazie al lavoro del ministero del Turismo e al forte impegno di Federazione Moda Italia e Confcommercio, ha reso lo shopping in Italia ancora più conveniente per i visitatori extra-UE, stimolando gli acquisti anche al di fuori dei grandi centri. I consumatori italiani e stranieri avranno un’ulteriore opportunità per acquistare nei negozi di prossimità, sostenendo un comparto centrale per l’economia e l’occupazione del Paese».