ReMade in Italy: inaugurata a Napoli la mostra dell’accademia IUAD
Fino al prossimo 22 giugno negli spazi del Complesso Monumentale Donnaregina di Napoli è aperta al pubblico la mostra ReMade in Italy.
Organizzata dall’accademia IUAD – Institute of universal art and design, l’esposizione racconta e reinterpreta l’identità del Made in Italy attraverso lo sguardo 30 giovani studenti. Sono infatti esposti altrettanti capi realizzati dai giovani studenti del secondo e terzo anno del corso triennale in Design della Moda dell’accademia IUAD e ispirati ai grandi nomi che hanno reso celebre la moda italiana nel mondo.
La mostra è un’occasione per ripercorrere la genesi e l’evoluzione del Made in Italy. ReMade in Italy si inserisce nel progetto nazionale Grand Tour Afam 2024/26 sostenuto dall’ Unione Europea, dal ministero dell’Università e della Ricerca e Italia Domani.
Attraverso l’esposizione dei capi degli archivi più importanti della storia italiana e non solo, la mostra ReMade in Italy indaga e valorizza il significato profondo dell’Italianità, declinata nella moda, nel design, nell’arte, nella letteratura e nella politica, come espressione di una civiltà che ha sempre saputo coniugare bellezza, pensiero e innovazione.
L’intero progetto ReMade in Italy trae forza da una fitta rete di collaborazioni con prestigiosi archivi storici e culturali – come l’Archivio Emilio Federico Schuberth, l’Associazione Amici di Rosa Genoni, l’Associazione Germana Marucelli, il Nuovo Archivio Giorgini e gli Archivi di Ricerca Mazzini – che hanno messo a disposizione materiali preziosi e fonti ispirative per il lavoro degli studenti. La mostra è inoltre resa possibile grazie al supporto tecnico di Bonaveri, punto di riferimento per la scenografia espositiva nella moda internazionale.
«ReMade in Italy è un atto di meraviglia: un viaggio nell’anima di un Paese che ha fatto della bellezza un destino, dello stile un pensiero, della moda una forma di eternità», sottolinea Francesco Maffei, curatore della mostra e docente di Storia della Moda e Antropologia dell’Accademia Iuad.
«Entrare negli Archivi è stato come sfogliare un libro vivo, dove ogni tessuto, ogni schizzo, ogni parola racconta chi siamo. Condividerne il valore con i nostri studenti è stato un privilegio: in quei documenti non c’è solo storia, ma identità, visione e passione. Per formare davvero le nuove generazioni non basta il ‘saper fare’ è fondamentale conoscere. Gli Archivi sono la memoria viva del Made in Italy, e IUAD è orgogliosa di contribuire, attraverso iniziative come questa, a restituirne il significato profondo nella cultura del progetto», conclude Pasquale Esposito, direttore Artistico Eventi Moda di Accademia IUAD e curatore della mostra.