Nel primo trimestre ’25, Delta Galil sfiora i 500 mln di dollari (+11%)

foto: sito Delta Galil – Passionata
In casa Delta Galil Industries il primo trimestre ’25 si è chiuso con vendite per 498,7 mln di dollari in crescita dell’11%. In una nota stampa diffusa il 22 maggio, l’azienda, nota per la produzione e distribuzione di abbigliamento intimo, activewear, loungewear e denim, con marchi di proprietà e in licenza, definisce questo risultato un vero e proprio “record trimestrale”.
Nel periodo considerato, le vendite online dei 12 marchi di proprietà, tra i quali ci sono Athena, Eminence, Organic Basic, Passionata e Schiesser, per citare quelli più noti in Itali e in Europa, sono aumentate del 21%. Il margine lordo è salito del 6%, attestandosi a 202,6 milioni di dollari rispetto ai 190,5 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. L’Ebit (risultato operativo) prima delle componenti non ricorrenti è aumentato dell’11%, raggiungendo 32,7 milioni di dollari. Il rapporto debito netto / EBITDA, escluso l’effetto IFRS 16, è stato pari a 0,7x, stabile rispetto all’anno precedente. Mentre l’utile netto si attesta a 17,6 milioni di dollari (+46% rispetto a 12 milioni del Q1 2024).
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Isaac Dabah, Ceo di Delta Galil, ha così commentato i risultati raggiunti nel primo trimestre 2025: «Abbiamo raggiunto vendite record nel primo trimestre ’25, a dimostrazione del forte slancio in tutti i segmenti e canali retail. Le nostre performance riflettono l’impegno nel far crescere brand e partner tramite design di alto livello e una costante attenzione a innovazione, qualità e sostenibilità. La crescita, unita a un rigoroso controllo dei costi, ha portato a solidi miglioramenti su base annua di Ebit, Ebitda e utile netto».
Rispetto ai risultati previsti per l’anno in corso, la precedente guidance annuale non considerava l’effetto delle nuove normative doganali statunitensi. Delta Galil sta quindi lavorando per compensare l’effetto delle tariffe, condividendo gli impatti con i fornitori di lungo termine e ottimizzando la produzione verso paesi a bassa esposizione. L’impatto massimo stimato sul reddito operativo 2025 non supererà i 20 milioni di dollari. Inoltre, sono in atto misure per ridurre le spese operative annuali di 5-7 milioni di dollari.