Regali di Natale: la spesa media è di 207 euro (-9%), cresce (+10%) la cifra destinata ai viaggi

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Quest’anno il 36% degli italiani ha ridotto il budget destinato agli acquisti dei regali di Natale: solo il 13% dichiara di voler aumentare la spesa rispetto al 2023. Complessivamente, per i regali di Natale la spesa media stimata è di 207 euro, contro i 228 euro dello scorso anno. In un quadro simile, le fasce di reddito più elevate dichiarano di spendere in media 504 euro, una cifra pari a quasi quattro volte la spesa media di chi ha redditi più bassi (150 euro). Millennials e Boomers si confermano le generazioni con i budget più alti, mentre Gen Z e Gen X risultano le più propense a tagliare i costi (rispettivamente il 41% e il 36%).
Queste sono alcune delle evidenze che emergono dall’ultima edizione dell’Italy Holiday Shopping Outlook, l’analisi realizzata da Bain & Company Italia in collaborazione con Toluna che coinvolge oltre 1.000 consumatori italiani per esplorare le tendenze di spesa per il periodo natalizio. Dal report emerge come alla contrazione dei budget di spesa per i regali di Natale, si contrappone una crescita della cifra destinata alle vacanze, con una ripresa delle destinazioni estere.
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Per quanto riguarda i canali di vendita utilizzati per gli acquisti dei regali di Natale, lo studio Italy Holiday Shopping Outlook mette a confronto il comportamento degli italiani con i consumatori di altri mercati europei. L’indagine rivela quindi che gli italiani, come i consumatori inglesi, dimostrano un equilibrio tra acquisti online e in negozio. Al contrario, i tedeschi preferiscono lo shopping online, mentre i francesi prediligono i negozi fisici.
Infine, per quanto riguarda le vacanze pianificate durante le festività natalizie, la spesa media si attesta a 597 euro, con un aumento del 10% rispetto allo scorso anno. La maggior parte del budget è destinata all’alloggio (55%), seguito da ristoranti (45%) e divertimenti (36%). Gli italiani preferiscono soggiornare in case in affitto o B&B (41%), superando per la prima volta gli hotel (38%), seguiti da case di proprietà o di amici/parenti e agriturismi (18%).